29 lug 2017

Se mai dovessimo fermarci.....

Ci si sente sempre pronti, quando mancano settimane o mesi.
Poi, improvvisamente scopri che da lì a poche ore, le tue ossa e la tua anima saranno catapultate lontano, non solo in termini di chilometri, bensì anche in termini di secoli.
Viaggerai nel tempo, andando a ritroso sino a ritrovarti in quei luoghi che da millenni guardano il sole sorgere sempre allo stesso modo.
A breve ci si accorgerà di quanto il nostro vivere moderno altro non sia che una accozzaglia di cose superflue. 
Di quanto, di tutto ciò che quotidianamente è per noi vitale, può tranquillamente restare a casa.
Ti accorgi di questo preparando la valigia di forma rettangolare, quando una volta serrata la cerniera che l'avvolge, guardandola da lontano appare un enorme uovo.
Ti accorgi subito dopo che non riesci neppure a sollevarla e immediatamente immagini a come potrai portarti dietro tutto quel peso sulle strade sterrate dell'India Himalayana a bordo di una moto che, già di suo, appare modesta in termini di prestazioni e resistenza alla fatica.
Ecco quindi che ti salta addosso l'ansia.
Riapri la valigia ed inizi ad osservare malinconico ciò che dovrai lasciare a casa.
Inizi a darti delle priorità, come forse dovremmo sempre fare.
Ripararsi dal freddo lo è, quindi l'abbigliamento tecnico viene con noi.
I sigari lo sono, quindi non si discute sulla loro presenza.
Le chiavi per effettuare un eventuale intervento sulla moto, lo sono meno....quindi stanno a casa, d'altronde non vado mica a fare il meccanico in Ladakh.....
E via così, su ogni singolo ospite della valigia, si instaura una discussione parlamentare la quale culmina ad un voto finale. Se tutti e due siamo d'accordo.....è facile.
In caso di parità invece.....non sto nemmeno qui a dirvi chi soccombe....tranne per i sigari ovviamente.
Ci siamo, poche ore separano il respiro dell'aria calda e piena di ossigeno di casa, da quel l'aria forse fresca e rarefatta delle valli sulle quali si appoggiano le montagne più alte al mondo.
Domani mattina varcheremo quella cacchio di porta che da l'accesso all'aereo, cercheremo il nostro posto, Gisella stamperà la sua fronte sul finestrino e guarderà il mondo scivolare sotto di lei per tutto il tempo.
Io cercherò il mio posto, non appena sarà possibile chiamerò la hostess, le chiederò di portarmi il liquore più forte che ha e cercherò di narcotizzarmi, o se preferite ubriacarmi, sino all'atteraggio.
Arriveremo a Manali dopo tre decolli e ( forse ) tre atterraggi. 
Ci introfuleremo nelle viscere di Manali alla ricerca di Himma la nostra moto.
A quel punto, inizierà il travaso di quanto contenuto nelle valigie verso la moto, ovvero altre nuove discussioni parlamentari....
A quel punto, tutte e due le fazioni politiche saliranno su Himma e davvero....solo in quell'istante inizierà il vero viaggio.
Non perdetevelo, andremo piano, andremo in alto, andremo dove Himma ci permetterà di andare ma sono certo che anche lei, come noi, non si fermerà molto facilmente.
E se mai dovessimo fermarci, non dateci per vinti... magari sarà solo per osservare ciò che il mondo ci regala, respirare quell'aria povera ma ricca e perché no...fumarmi un sigaro !